Gettoni o Titoli ? (Ovvero: non si torna indietro nel 2019)

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Ho appena letto questo interessante articolo, spieghiamo quali sono i ragionamenti dietro e quali sono le implicazioni. (Se volete leggerlo da soli, siete i benvenuti)

Perchè le ICO sono sostanzialmente defunte?

Le ICO sono state uno dei modi privilegiati in questi ultimi anni in cui i “Token” hanno cercato di capitalizzarsi, in pratica hanno trasferito valore dalla valuta “Fiat” ai Token.

Cosa è un Token?

Esattamente come un gettone del telefono, è un “portatore” di valore, fintanto qualcuno decide di affidarglielo.

Ma che cosa è un Gettone del telefono?

La domanda del millennial che sta leggendo questo paragrafo…

Il Gettone del telefono, per chi non ha una certa età, era una moneta metallica che veniva utilizzata per fare telefonate nei telefoni pubblici. Ogni moneta equivaleva ad una variabile X di minuti di conversazione telefonica, dipendenti dalla distanza! (quindi una telefonata Sondrio-Palermo costava una fucilata)

…e generalmente ci si ricordava i numeri a memoria…
  • Ogni moneta aveva un controvalore stabile (ma che veniva aggiornato nel tempo in base all’inflazione)
  • Ne veniva stampato un numero ben definito
  • Non veniva emesso dallo stato, ma dal monopolista che che gestiva la conversazione telefonica (La SIP, precursore della Telecom)
  • La SIP non emetteva valuta (nonostante il gettone potesse essere accettato e usato come controvalore monetario nella vendita al dettaglio): la definizione era “vendita un titolo di credito per esigere una prestazione telefonica“.

Cosa è successo al Gettone Telefonico dopo il 2001?

La Sip, poi Telecom, lo ha convertito in credito telefonico, che veniva registrato su carte magnetiche (tipo una debit card, ma molto più sottile e usa-e-getta) che venivano poi usate nei telefoni pubblici al posto della moneta e dei gettoni (la cui raccolta punto-a-punto era un costo che influiva sul valore finale dell’oggetto metallico).

Beh, finita l’epoca dei telefoni pubblici con l’avvento dei cellulari, Gettoni e tessere magnetiche sono diventate oggetto da collezione.

Il loro uso è diventato “non idoneo” e quindi il loro controvalore intrinseco si è annullato, diventando invece il risultato dell’incontro tra domanda e offerta (come la raccolta dei francobolli).

Ma quindi cosa c’entra con le ICO?

Con le ICO un numero enorme (ma non tutti) di progetti ha cercato di creare valore introducendo valuta FIAT, senza offrire una vera utilità.

Sono diventate titoli al portatore, prodotti finanziari, chiamateli come volete.

E quando c’è di mezzo la finanza, lo stato vuole la sua parte: …e quindi il 2018 è stato l’anno degli stati che hanno dato una luuuunga e profonda occhiata alla situazione e la maggior parte non è stata proprio contenta di quello che ha visto… altri hanno preso tempo per capire cosa stava succedendo. (vedesi https://www.finma.ch/en/news/2018/02/20180216-mm-ico-wegleitung/)

Per capirci, le criptovalute sono in crisi ma la blockchain vive

Ne è prova https://www.eublockchainforum.eu/ che contiene una serie di iniziative legate alla blockchain, che però per ora sono legate alla identificazione degli utenti o alla gestione della privacy. https://www.eublockchainforum.eu/knowledge

E non potrebbe essere altrimenti, oltre alla questione tassazione (che fa comodo), i governi guardano con orrore metodi di scambio di valore che potrebbero essere usati dalla malavita o dal terrorismo. Quindi nel momento in cui è partita la scalata verso i 20.000 dollari, il Bitcoin e le altre valute al seguito sono entrate nella visuale dell’occhio di Mordor. (le agenzie delle entrate e gli organi di controllo della finanza)

Questa visuale infastidisce gli affaristi della cryptovaluta

Io continuo a ritenere il bitcoin un quasi “reperto” da collezione. La scalabilità è stata aumentata in questo anno facendo “Batching” delle operazioni: in pratica per ogni blocco scavato vengono messe in sequenza diverse operazioni.

Questo è solo un modo di spostare avanti il problema, perchè lo spreco di energia aumenta e il numero di operazioni contemporanee non aumenta in maniera significativa.

Il cosidetto Lightning Network, che genera transazioni esterne alla blockchain globale potrebbe rappresentare una soluzione, ma nonostante sia stato teorizzato nel 2015, la sua adozione è in test dal 2018 però… modificare e aggiungere caratteristiche al bitcoin è un processo pachidermico e si è visto con la fumata nera del SegWit2x che cosa è successo.

Insomma, il bitcoin si avvia a diventare come il gettone telefonico, ma chi fa trading non ve lo vuole dire (perchè probabilmente non sa come funziona una criptovaluta).

Molti dicono “investi sul bitcoin” si può ancora guadagnare!

La realtà (secondo me) è che l’unico modo di guadagnare è avere un capitale di base (possibilmente ampio) , iscriversi ad un servizio di trading basato sui cosidetti CFD (derivati finanziari) e cercare di fare un profitto basandosi sulle oscillazioni di prezzo assolutamente casuali basate su attori molto più grossi di noi, usando un capitale fornito da attori misteriosi ad un tasso di interesse pazzesco.

Si nota che non mi ispira affatto il trading sulle criptovalute ? 😉 O poi se volete farlo su Netflix o sull’andamento del petrolio siete liberissimi di farlo…

Il 2019 è l’anno del BUILD!

Come dice l’articolo, gli investimenti arriveranno dal settore Enterprise che finanzierà progetti di Blockchain privata e darà una nuova direzione al settore.

Il mo(vi)mento anarchico delle criptovalute è destinato ad evolversi ulteriormente, ma io lo vedo come un “abilitatoredel terzo mondo, sopratutto in quei paesi tipo l’Africa dove c’è una infrastruttura tecnologia già abbastanza avanzata, mentre il settore bancario tradizionale stenta ad arrivare perché non è abbastanza profittevole. (anche se in alcuni paesi Africani le banche sono molto più moderne che nel G8).

In questi casi l’ondata di innovazione tecnologica potrebbe andare di pari passo con la volontà di riscatto e mi piace immaginare che una criptovaluta rimpiazzi una volta per tutte il franco CFA.

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Andrea Scarpetta
By Andrea Scarpetta

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