Cosa è l’ethereum?

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Mettiti comodo, perchè spiegarti cosa è l’Ethereum non è una cosa facile o veloce, ma ci proverò al meglio delle mie possibilità.

Iniziamo con la definizione di wikipedia:

Ethereum è una piattaforma decentralizzata del Web 3.0 per la creazione e pubblicazione peer-to-peer di contratti intelligenti (smart contracts) creati in un linguaggio di programmazione Turing-completo.

Chiaro no ? Magari è meglio partire con un riferimento conosciuto ovvero…

Le differenze tra Bitcoin ed Ethereum

Mentre Bitcoin è nato attorno al 2008 con l’intento di creare una moneta decentralizzata, che permettesse la compravendita di beni e di servizi senza dover pagare commissioni ad enti o governi, Ethereum è nato molto dopo verso il 2014, con l’intento di creare una rete distribuita (ispirata da blockchain) di contratti intelligenti. Non possiamo parlare di Ethereum se non introduciamo il concetto di “contratto intelligente” detto anche “smart contract“.

Il rilascio effettivo della piattaforma è avvenuto il 30 luglio 2015 ed attualmente è gestito in modalità open source da una fondazione con base in Svizzera.

Cosa è un contratto intelligente (o smart contract)?

È un contratto che avviene tra le parti, ma la cui sorveglianza è adibita ad una entità invisibile chiamata “Blockchain”, che è la stessa rete distribuita peer-2-peer su cui si basano le transazioni di Bitcoin.

Un contratto normale viene fatto tra le persone quando non ci si fida di un accordo verbale: il contratto legalmente vincola entrambe le parti che poi in caso di mancata osservanza delle regole hanno la possibilità di agire per vie legali.

Uno smart contract ha delle possibilità più avanzate, perchè è come un “programma” che viene eseguito sulla rete di Ethereum e verifica fin dall’inizio che ci siano le condizioni per essere valido.

Un esempio di facile comprensione è un acquisto tramite Ebay: quando uso Ebay possono capitare diverse cose.

  • Se ho puntato su un’asta e ho fatto l’offerta maggiore, l’oggetto viene assegnato a me.
  • Quando faccio il versamento dell’importo dovuto, il venditore viene avvisato che i soldi sono stati ricevuti.
  • Quando il compratore riceve l’oggetto, Ebay avvisa il venditore che riceverà i soldi.

Ognuno di questi casi può essere gestito da uno smart contract che tramite un linguaggio di programmazione andrà a controllare queste “variabili” e deciderà di conseguenza e in modo completamente oggettivo, il comportamento da adottare.

Questi linguaggi sono molto particolari e probabilmente noi non avremo mai a che farci, ma per chi volesse approfondire la questione questi sono attualmente (ottobre 2017) i più in voga:

Ma ethereum cosa è nello specifico ?

Ethereum è la “valuta” che viene utilizzata per rendere attivi i contratti intelligenti nella rete decentralizzata. Internamente le operazioni della rete un frammento di ethereum chiamato in diversi modi

(L’Ether è divisa in sottounità di conto chiamate finney, szabo, shannon, babbage, lovelace, e wei, rispettivamente in onore di Hal FinneyNick SzaboClaude ShannonCharles BabbageAda Lovelace e Wei Dai, personalità più o meno note nel mondo della crittografia, programmazione e criptovalute.),

che corrisponde a 1/100.000esimo di ethereum. (al 18 settembre 2022 sarebbe circa 0.0014 euro) e che nel gergo del network viene chiamato “Gas” (ossia benzina).

E’ come mettere benzina nell’auto: tenere la macchina accesa, consuma benzina. La similitudine finisce li,  se fosse come uno smart contract, quando finisce la “benzina”, la macchina si autodistrugge. (L’analogia farebbe probabilmente felici i produttori di automobili)

  • Con un litro di “benzina” eseguo una linea di codice di smart contract.
  • Diversi tipi di operazioni hanno costi differenti
  • Il costo viene sostenuto da chi “invia”.

Lo scopo di queste restrizioni è quello di rendere la rete più sicura e meno vulnerabile ad attacchi di sicurezza.

Conviene comprare o minare ethereum?

E’ possibile minare Ethereum proprio come avviene per il  bitcoin mining, ma anche in questo caso il livello di sofisticazione richiesto è parecchio elevato, necessitando schede grafiche molto potenti per effettuare i processi di calcolo.

Le due soluzioni più probabili per iniziare ad avere Ethereum sono:

  • Comprarli online per esempio su Coinbase come una forma di investimento. (su cui mi però non mi sento ferrato da dare raccomandazioni: io ho investito 100 euro!)
  • Usare un sistema di “cloud mining” dove la potenza di calcolo viene distribuita su tanti processi di cui noi “noleggiamo” una parte del potenziale. Il nostro guadagno di Ethereum sarà legata alla porzione di potenza di calcolo che decidiamo di noleggiare.  Un esempio di cloud mining è Genesys mining.

Dal 15 settembre 2022, Ethereum è transitato interamente da “proof of work” (che richiede quindi mining) a “proof of stake” (che non lo richiede). Per cui qualsiasi sistema di mining, su computer o in cloud, è diventato irrilevante.

In entrambi i casi vi servirà un wallet per ethereum

Quali sono i migliori wallet per ethereum?

Se comprare Ethereum è abbastanza semplice da fare online (per esempio su Coinbase), il discorso sui wallet è complesso e richiederà un articolo dedicato, ma se volete iniziare vi consiglio queste alternative:

  • Coinbase, dove comprate gli Ethereum vi consentirà di avere un wallet. Ma come tutti i sistemi online, per quanto possa essere ben protetto, un giorno potrebbe essere vittima di una falla di sicurezza ed essere svaligiata (come avverrebbe per una banca!). Il mio consiglio è quello di tenere solo un ammontare limitato (per esempio un centinaio di euro) per fare delle piccole transazioni e poi spostare il proprio capitale su un portafoglio più sicuro.
  • Il passo successivo è quello di installare un software sul proprio computer che crea una vera e propria cassaforte, da usare come wallet. Due titoli tra i più usati sono Mist (creato dal consorzio Ethereum) e Metamask. Tra i due metamask è probabilmente quello più semplice da usare, perchè funziona come una estensione del browser Chrome. Anche questa modalità non è esente da qualche rischio, perchè siamo comunque Online, quindi per esempio uno spyware potrebbe rubare le informazioni dal nostro computer.
  • Il passo ancora successivo è quello di creare una “cassaforte fisica” e in questo caso le possibilità sono due: creare un wallet cartaceo (che è comunque soggetto ad agenti atmosferici e alle tarme della carta) e metterlo in una cassetta di sicurezza oppure comprare  un “wallet hardware” che è sostanzialmente una chiavetta USB che contiene le informazioni in formato cifrato.  Un esempio è la Ledger Nano S.

 

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