Cosa è il Ripple

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Ripple è il nome che identifica sia la criptovaluta che il network che la utilizza. Il codice della valuta in ambito finanziato è XRP.

La prima incarnazione della moneta risale al 2004, quando uno sviluppatore canadese di nome Ryan Fugger, ipotizzò l’idea di un network decentralizzato dove gli individui potessero creare un loro sistema monetario completamente digitale. Il nome di questo sistema era Ripplepay.

La creazione di Ripplepay ispirò un nuovo meccanismo da parte di Jed McCaleb, autore di Edonkey (uno dei più famosi software per la distribuzione di contenuti peer2peer). Nel 2011 porto allo sviluppo di una moneta digitale dove le transazioni erano verificate dal consenso tra i membri del network piuttosto che dal processo di mining come avveniva nel bitcoin.

L’idea era di creare un network più snello, che consumasse meno energia di Bitcoin e che fosse molto più veloce del Bitcoin.

Nel 2012 McCaleb approcciò Fugger e con l’appoggio di Chris Larsen (fondatore del primo sistema di prestiti peer2peer) gli chiese di prendere in mano le redini del progetto. Fugger accettò e nel settembre del 2012 da questa intesa nacque la fondazione OpenCoin il cui intento era quello di sviluppare ulteriormente Ripple.

Fase 2: ripple labs e open coin

Il consorzio iniziò così a sviluppare un nuovo protocollo di pagamento chiamato “Ripple Transaction Protocol” (RTXP) basato sulle idee di Fugger. Il protocollo permetteva la trasmissione istantanea e diretta di soldi tra due parti. In quanto tale il protocollo poteva oltrepassare i costi e i tempi di attesa delle banche tradizionali e qualsiasi valuta poteva essere utilizzata: Dollari, Yen, Euro, oro, Rupie indiane e anche miglia aeree!

Per mantenere la sicurezza del network Opecoin decise di basarsi su un registro delle transazioni (Ledger  o Libromastro se siete ragionieri) che era gestito da un network di server indipendenti che potevano appartenere a chiunque, incluse le banche o altre aziende.

In questo contesto fu creata anche la valuta dallo stesso nome chiamata Ripple con il codice “XRP” in maniera simile al Bitcoin.

Tra i primi a credere ed investire nell’iniziativa ci furono i grandi Venture Capital della Silicon Valley: Andreessen Horowitz e Google Ventures.

Il 2 luglio 2013 fu una data importante, perchè Ripple annunciò il collegamento tra i protocolli del suo network con Bitcoin, tramite il Bitcoin Bridge. Tramite questa procedura è possibile mandare importi in ogni valuta ad un portafoglio Bitcoin.

Nel 2013 OpenCoin cambiò nome in Ripple Labs.

Fase 3: Ripple e le Banche

Dopo il 2013 il protocollo ha cominciato ad essere adottato da diverse banche internazionali come opzione alternativa per la rimessa diretta (insomma per il pagamento!). In uno scenario sempre più vario, Ripple consente di effettuare e ricevere pagamenti tra aziende di nazioni differenti, con una spesa minima e in tempi rapidi.

Grazie a questa adozione sempre più virale (oltre 65 diverse banche) la quotazione del Ripple è cresciuta notevolmente e nel 2017 ha conseguito una valutazione di 7 miliardi di dollari di mercato.

Le differenze con il bitcoin

Una prima differenza sostanziale è sulla quantità in circolazione: Il Bitcoin viene “estratto” gradualmente e arriverà teoricamente al massimo di 21 milioni di unità, il Ripple è già stato “estratto” all’origine in quantità di 100 miliardi di unità.

Una parte del Ripple è stato tenuto in cassaforte dai creatori (20%) mentre il resto è stato dato alla fondazione Ripple Labs per creare e incentivare il mercato, tramite vendita o donazioni.

Un’altra differenza molto importante è che il Network Ripple può essere impiegato per trasferire qualsiasi valuta, anche il Bitcoin, perchè quando compro la relativa moneta in realtà acquisto un “credito verso il network” che può essere convertito in maniera istantanea in qualsiasi valuta di uscita.

Nella realtà questo processo è fattibile solo se l’operazione avviene tramite istituzioni finanziarie, mentre se decido di usarlo come individualmente, mi devo basare sulle transazioni consentite dagli exchange.

Per esempio Kraken, una delle exchange dove è possibile acquistare il ripple, supporta queste combinazioni:

  • Ripple – Euro
  • Ripple – Dollari Americani
  • Ripple – Yen
  • Ripple – Dollari Canadesi

Quali sono i vantaggi ad usare Ripple per l’utente?

  • Costo irrisorio per l’operazione (0.00001 XRP e considerate che il 1/11/17 1 ripple valeva 0.17 centesimi di euro) 
  • Rapidità (4 secondi tempo stimato)
  • Nessun rischio di variazioni di cambio di Forex data la rapidità

Dove si comprano i Ripple?

Le vendite per gli enti come le banche vengono effettuate direttamente dalla fondazione Ripple.

Per i singoli utenti o aziende è possibile usare gli Exchange:

 

Quanto vale il Ripple?

Quotazione aggiornata alla data odierna: 28/01/2022.

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