Il superamento della soglia “psicologica” dei 10.000 USD per il Bitcoin è sicuramente un momento epico per la criptovaluta più desiderata dal grande pubblico!
fonte: https://coinmarketcap.com/currencies/bitcoin/#charts
Ma non sono tutte rose e fiori…
Come dicevamo nell’articolo precedente, il consumo energetico del Bitcoin è in costante aumento, mentre la quantità dei bitcoin che si possono trovare è sempre di meno: in pratica la “lotteria” del Bitcoin costa sempre di più e partecipare ha un effetto deleterio per l’ambiente.
Inoltre una percentuale dei bitcoin è probabilmente persa per sempre: secondo una analisi di una azienda americana (Chainanalysis) una percentuale della preziosa cryptovaluta è soggetta a “scomparsa” (Circa 4 milioni di Bitcoin secondo le stime).
Sembra strano parlare di “scomparsa” di un bene completamente digitale, ma in realtà è abbastanza facile perderne il controllo: oltre al furto (che ne fa cambiare il possesso), ci sono le perdite accidentali!
Infatti basta perdere la chiave di decrittazione e il portafoglio che contiene i Bitcoin (ma anche qualsiasi altra criptovaluta) è perso per sempre.
Un quarto di quella cifra, circa un milione di bitcoin, è il patrimonio personale del creatore (o presunto tale): se Satoshi Nakamoto dovesse uscire allo scoperto e monetizzare il milione circa di bitcoin che possiede, diventerebbe istantaneamente istantaneamente più ricco di Berlusconi (il cui patrimonio stimato da Fortune è attorno ai 7 miliardi di dollari).